Gigolo per informazioni

non è che ci vuole la poligamia o il tradimento per forza ma come dice roy, p nella natura del sesso, che per non spegnersi, deve sperimentare cose nuove e diverse. il resto si dice da sè. 3939479094 watsapp .tommy

Cambiasse caxxo

:thumbsup:

Ehi...in questo preciso istante ho avuto una folgorazione: ho realizzato che odio me stessa. Tanto, tantissimo. È una sensazione terribilmente esaltante. È come un velo che cade dagli occhi. Stavo qui, su questo blog a commentare da mesi, faccio polemiche, insulto e vengo insultata a mia volta, contesto il personaggio di Roy, mi confronto e di conseguenza mi autodenigro, ad un certo punto attacco chi si professa felice e soddisatta, mi mostro insofferte verso le ragazze ce allegramente flirtano con Roy, mi inervosisco per le sue risposte...sono gelosa? Sì, ma non di lui. E allora? Arrivo a perdere il lume della ragione, non ascolto chi mi dà consigli più o meno buoni, chi pur sbagliando cerca di capirmi ma vedo solo gli insulti, solo le cose cattive che mi dicono, le cose brutte. Sento solo la ferita che mi infliggono e chsi allarga e riprende a sanguinare sulla cicatrice di altre vecchie ferite che credevo ormai cicatrizzate, ferite di un passato lontano. Tutto ciò che raccolgo di positivo si annebbia, scompare e sparisce di fronte ai morsi delle cattiverie che raccolgo. Ora esistono solo quelle. Le cose belle e buone non ci sono più, non le ricordo, non ci sono mai state, sono ombre di bugie a cui non credo più, riesco a credere solo alle cattiverie. Scaglio parole dure come le pietre nel tentativo di difendermi, come se fossero sudi. Voglio costruire una diga per bloccare tutto. So che la cosa più semplice e giusta sarebbe andarmene ma non ci riesco, e non so perchè. Sono arrabbiata e non so il perchè. Sono anche triste e sconsolata. Non so perchè. Nuvole rosse di rabbia mi coprono gli occhi e mi annebbiano la vista, mi annebbiano la mente. Perchè? Quindi infine perdo il controllo e vomito fiumi di parole, frasi sconnesse, sembro una pazza. Ridono di me, enfatizzano il mio disagio, mi prendono in giro alzando le spalle con leggerezza. Allora lo dico: vi odio, vi odio tutti. Non ho mai espresso in vita mia concetti così violenti, non mi riconosco...ma sono io questa? Ma che sto facendo? Non ho più il controllo su me stessa, la mia anima selvaggia ha preso il sopravvento sul pensiero logico, sull'autocontrollo. Lo ha polverizzato. Dopo essermi espressa mi sento potente, galvanizzata. Ma subito dopo mi pento, la tristezza prende di nuovo il sopravvento. Mi dispiace, seriamente. Ma cosa ho fatto? Ho esagerato, eppure non ho del tutto torto. Volevo solo difendere i miei diritti. Il diritto al rispett, innanzi tutto. Il mio orgoglio la mia dignità. Mi sento respinta da tutti e mi auto flagello perchè so di averlo voluto. Una parte sadica di me lo voleva, voleva farmi del male. Voleva indurre gli altri a farmene. Chi può farmi del male più di me stessa? Chi meglio di me stessa sa come e dove colpirmi ? Chi meglio di me stessa sapeve che mettermi in competizione con le donne di questo blog, leggere i loro commenti e confrontarmi con esse mi avrebbe fatto contorcere lo stomaco e strettoil cuore in una morsa dolorosa? Chi meglio di me sapeva che avrei fatto a brandelli la mia autostima di donna e avrei distrutto la mia sfera sessuale e intima. Era questo che volevo fare, punirmi. Punirmi, senza pietà, senza perdono. Sapevo che tutti qui mi avrebbero dsprezzato. Era questo che volevo, per annientarmi in modo definitivo. Una parte di me lo voleva, lo bramava incessantemente. Ma l'altra me stessa, quella che vuole vivere e lottare si è mostrata più forte e resistente del previsto, ancora incassa, ancora sanguina ma non molla. La mia madre interiore, che mi vuole punire, continuerà fino a quando non mi vedrà sconfitta. Fino a quando sarò cosi debole da non riuscire a rialzarmi. Ecco perchè sono su questo blog e non riesco a lasciarlo. Ora realizzo che non odio nessuno davvero, ne Roy e neppure le sue clienti. Pensavo di sì, ero arrabbiata, tantissimo. Ma loro sono solo uno specchio che riflette me stessa, riflette me stessa. Le clienti che fanno le sciocchine, scherzano con Roy con entusiasmo e leggerezza, quelle che gli scrivono frasi romantiche, quelle che cinguetano di soddisfazione sono lo specchio di come vorrei essere, e non sono. Roy/Roberto riflette il tipo di uomo sfuggente, misterioso, carismatico, passionale ecc...con il quale avrei avuto avere nella vita una relazione anche breve ma intensa, un'avventur di quelleche ti cambiano dentro e che sarà sempre parte di te finchè vivrai. Sono lo specchio di come avrei potuto essere, di quello che avrei potuto avere forse solo anche in parte. Sono lo specchio di tutto ciò che mi è stato mostrato e che mi sono negata perchè quella parte di me ha deciso "devi soffrire, devi guardare, desiderate e negartelo, devi soffrire come un cane, strisciare nella povere agonizzando fino a cedere, fino a quando avrai rinunciato a pensare di poter avere diritto a questa parte di gioia, fino a quando sarai morta dentro e resterai nella polvere senza mai più rialzarti". Da tutto ciò ho realizzato che la persona che odio veramente l'unica, sono io. L'unica e la prima persona che non perdono sono io, la prima a non accettarmi sono io e mi comporto in modo che non lo facciano nemmen gli altri e mi diano così un rispecchiament negativo a conferma di tutto questo. Mi continuo a negare la possibilità di chiamare Roy, forse anche per paura e vigliaccheria ma soprattutto perchè se ci uscirei di nuovo forse correrei il rischio di essere felice, di esprimere e liberare quella parte i me stessa che mortifico e che voglio uccidere. La mia sessualità, la mia identità. Ha un senso tutto ciò? Per me adess ce l'ha, so da dove parte, conosco le forze che agiscono dentro di me. Tempo fa ero confusa ma adesso ho imparato a conoscerle. Vorrei combattere e sconfiggere quella che mi fa star male ma non ci riesco, è così forte e non so come fare. Devo dimostrare a me stessa che valgo come le altre donne, devo riuscire a raggiunere la soddisfazione sessuale, a vivermela come vorrei, senza troppe menate, insomma come è giusto che sia. Voglio essereibera da questa madre interiore che mi fa sentire così male . Ecco perchè mi odio.