Il Blog di Roy
Cos’è lo squirting? Esiste davvero?
Fino ad una decina di anni fa non si sapeva neanche della sua esistenza, oggi invece se ne parla tanto anche se non abbastanza. Sono i giovani ad essere più informati, mentre le generazioni più vecchie fanno fatica a concepirne il concetto. Stiamo parlando dello squirting ovvero dell’eiaculazione femminile che avviene con caratteristiche ben precise.
I portali porno di video sharing come PornHub e YouPorn sono stati pionieri nel campo. Ad un certo punto siamo stati invasi da video di donne che eiaculavano con schizzi di una certa entità. Con lo squirting si assiste alla fuoriuscita dall’uretra di un liquido dal colore e la consistenza simile alla pipì ma che pipì però non è affatto. La composizione chimica indica che si tratta di altro, all’interno del liquido si trovano infatti: sali minerali, fruttosio, glucosio ed una serie di altre componenti che di fatto lo rendono diverso dall’urina. Si tratta quindi di due cose diverse.
Come squirtare?
Le tecniche sono diverse, ma essenzialmente le condizioni necessarie per raggiungere questo tipo di orgasmo femminile sono due:
- la donna deve essere a suo agio ed eccitata;
- il punto G deve essere costantemente stimolato.
Il punto G è una zona molto erogena, è situata sulla parete anteriore della vagina. Per capirci meglio, se la donna è sdraiata con la pancia in su, il punto G si trova sulla parete della vagina rivolta verso l’alto (internamente).
Per stimolare questa zona fino a farla squirtare, si possono usare due dita masturbando delicatamente ma con decisione e appoggiando i polpastrelli proprio sul punto G. Strofinando a lungo, è molto probabile che la donna squirti da lì a poco. In alternativa ci si può anche fare aiutare da sex toy come dildo e vibratori specifici per la stimolazione dello G Spot. In totale anonimato, ci si può rivolgere ad alcuni sexy shop online come Pleasure Room dove sono disponibili vibratori di ultima generazione ideati per gli scopi più vari. Fra questi ci sono quelli specifici per stimolare lo squirting perché vanno a sollecitare proprio quella zona. Si tratta solitamente di giocattoli dalla forma fallica con la punta rivolta verso l’alto.
Quanto liquido esce?
Lo squirting può dare vita a qualche decilitro di liquido creando una piccola pozza sul materasso fino addirittura a qualche litro. Tutto dipende da quanto se ne è accumulato nelle ghiandole di Skene, delle ghiandole femminili che hanno avuto origine dalle stesse cellule embrionali della prostata nell’uomo. La loro posizione è tutta attorno all’uretra e corrisponde esattamente con quello che viene comunemente chiamato punto G.
Ma quindi lo squirting esiste davvero?
Per mia esperienza personale posso assolutamente affermare che si, lo squirting esiste e non è una trovata delle aziende del porno. Fortunatamente non è un dono a cui possono ricorrere solo le pornostar. Mi sono capitate donne che hanno squirtato per la prima volta durante la pecorina, altre che hanno squirtato dopo diverse ore di sesso vario, altre che hanno schizzato dopo appena qualche minuto di masturbazione.
Le statistiche dicono che solo il 10% delle donne ha sperimentato questo tipo di orgasmo, ma io sono convinto che molte più donne possono raggiungere questo stato di piacere. Colpa anche degli uomini che non si impegnano abbastanza o che durano davvero troppo poco (la media europea inclusi i preliminari è di 12 minuti e mezzo, senza preliminari di soli 6 minuti). Alla donna serve più tempo per rilassarsi e lasciarsi andare del tutto.
Per concludere, vi riporto una brevissima intervista fatta ad un’amica che squirta felicemente: Angela, 40 anni di Catania.
D: Cosa si prova nello squirtare?
R: Non saprei nemmeno descrivertelo. Come de dovessi fare la pipì ma con un misto di stupore e piacere.
D: A che età hai scoperto di poter squirtare?
R: Credo a 33 anni. Non mi era mai successo, ho visto sta pozza sul letto e mi sono vergognata.
D: In che posizione riesci a squirtare più facilmente?
R: Io sotto ma anche sopra..dipende dall'incastro praticamente
R: Trovi che squirtare sia un dono o ti lascia indifferente?
D: E’ un valore aggiunto, ovviamente.
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